Un maggiore consumo di cereali integrali è significativamente associato a un minor rischio di ipertensione di nuova insorgenza, secondo uno studio portato avanti in Cina, e pubblicato sull’European Journal of Nutrition. “Le prove epidemiologiche riguardanti l’associazione tra il consumo di cereali integrali e il rischio di ipertensione di nuova insorgenza sono ancora controverse. Per chiarire la situazione abbiamo studiato questa relazione e abbiamo esaminato i possibili modificatori dell’effetto nella popolazione generale” spiega Zi-Hao Xu, della Southern Medical University, Guangzhou, Guangdong, Cina, che ha diretto il gruppo di lavoro.
I ricercatori hanno valutato i dati di 10.973 partecipanti senza ipertensione provenienti dal China Health and Nutrition Survey, con follow-up iniziato nel 1997 e terminato nel 2015. Durante il periodo considerato, 3.733 individui hanno sviluppato ipertensione di nuova insorgenza. Diversi tipi di cereali integrali, tra cui frumento (hazard ratio, HR, aggiustato, 0,35), mais (HR aggiustato, 0,50) e miglio (HR aggiustato, 0,38), hanno mostrato associazioni significative con un rischio ridotto di ipertensione. L’associazione tra assunzione di cereali integrali e ipertensione di nuova insorgenza era più forte nei soggetti di età avanzata (P per interazione < 0,001) e indice di massa corporea più elevato (P per interazione < 0,001). “Il nostro lavoro fornisce ulteriori prove a sostegno dell’importanza di aumentare il consumo di cereali integrali per la prevenzione dell’ipertensione tra gli adulti cinesi” concludono gli autori.
Eur J Nutr. 2024 May 30. doi: 10.1007/s00394-024-03434-7. Online ahead of print.